Descrizione
All’inizio del 1977 Toti Scialoja – esponente di spicco dell’espressionismo astratto e scenografo teatrale, ma anche autore di filastrocche non solo per bambini – inizia una collaborazione con Italo Calvino per un programma televisivo destinato ai ragazzi, una serie di fiabe teatrali, da cui trarre poi un libro.
Il procedimento creativo è semplice e ingegnoso assieme, e molto “calviniano”: si tratta di partire da una coppia di oggetti – una biglia e una piuma di struzzo, un rastrello e un ventaglio, un pennello e uno specchio – e su quelli costruire la vicenda.