Descrizione
Una penna, un quaderno, i maestri e le maestre, i compagni: la scuola non cambia nel tempo. Era così anche alla fine dell’Ottocento, quando Enrico Bottini, terza elementare, scrive il diario del suo anno scolastico. A queste pagine consegna personaggi, episodi e riflessioni sulla scuola e sulla vita.